Controllo velocità ventola processore.

 

Le ventole montate sui dissipatori delle CPU, viste le ridotte dimensioni, devono necessariamente ruotare ad elevato numero di giri, e questo le rende particolarmente rumorose. Sovradimensionando adeguatamente il dissipatore, ed adottando un controllo continuo di velocità retroazionato in funzione della temperatura come quello descritto in questa pagina, diventa possibile farle girare ad un regime *mediamente* più basso, contenendo il rumore ed aumentando l'affidabilità. Sono consapevole che moltissime MB recenti implementano onboard un simile dispositivo (molto più completo e programmabile via software), però è altrettanto vero che spesso vecchi computers vengono "riciclati" ed utilizzati come router, firewall, ecc., (come nel mio caso :-)), ed un simile progettino torna indubbiamente utile, specie se gli stessi lavorano 24h su 24. Lo schema è semplicissimo, in quanto sono presenti : un integrato LM324 (che contiene 4 amplificatori operazionali), 2 transistor, ed una manciata di componenti passivi. Con i valori dei componenti, e le tarature indicate nello schema, l'innesco della ventola avviene in prossimità dei 41 gradi, mentre la massima velocità viene raggiunta attorno ai 52 °C. La linearità della regolazione è più che buona (vedi grafico qui a lato).

Descrizione schema elettrico :

Le alimentazioni +5 e +12V, vengono ricavate direttamente dall'alimentatore del PC, in quanto sufficientemente stabili per questa applicazione.Il termistore a goccia NTC costituisce il ramo positivo di un partitore di tensione(TH1 e R1), per cui, al centro dello stesso avremo una tensione che aumenta con l'aumentare della temperatura e viceversa. Questa, è applicata all'ingresso non invertente dell'operazionale IC1A, configurato come voltage follower. Il circuito costruito attorno ad IC1B invece, è un classico amplificatore delle differenze, in quanto la tensione in uscita (pin 7 ) è uguale alla differenza tra i due rami, ovvero (tensione di uscita di IC1A meno tensione presente sul cursore del trimmer R3), * il guadagno dell'amplificatore retroazionato. Essendo l'op-amp alimentato con tensione singola, se Vusc di IC1A è minore della tensione sul cursore del trimmer R3, l'uscita di IC1B va a "zero". La stessa uscita entra nell'ingresso invertente di IC1D (comparatore di tensione), che stabilisce la tensione di soglia inserimento ventola, e nell'ingresso non invertente di IC1C (inseguitore di tensione che pilota il finale di potenza TR2) con l'interposizione di R8 (poi vederemo perchè). Fintanto che la tensione sul 13 rimane inferiore a quella presente sul pin 12, TR1 è saturato dal livello alto fornito dall'uscita 14 di IC1D, e l'entrata non invertente di IC1C (pin 10), è forzata a circa 0.6 Volt (ovvero la tensione Vce di TR1). Se la temperatura aumenta quel tanto che basta per verificare la condizione opposta ( potenziale del pin 13 > pin 12), la base di TR1 va a zero, e lo stesso smette di condurre, "liberando" il pin 10, e permettendogli di portarsi mediante R8 allo stessa tensione presente sul pin 7 di IC1B. Questa stessa tensione la troveremo ai capi del ventilatore, grazie ad IC1C e TR2.Il diodo 1N4007 taglia eventuali extratensioni inverse, ed il condensatore C4 filtra i disturbi.

Taratura :

Collegare un multimetro ad alta imepdenza tra il cursore di R3 e la massa, indi ruotare il trimmer fino ad ottenere una tensione di 1.55V (N.B. valori inferiori sposteranno la rampa più "a sinistra", abbassando il range operativo). Puntare in seguito sul pin 12 di IC1, e regolare la soglia minima di innesco della ventola secondo necessità (consiglio 4.5 volt, ovvero la tensione minima che garantisce la rotazione "sicura" di un qualsiasi ventilatore 12V di questo genere da me provato).

 

 

N.B. non mi assumo alcuna responsabilita' per possibili danni derivanti da montaggio errato e/o utilizzo "improprio" del circuito descritto.

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